Moltissimi sono i nomi con cui è conosciuta l’erba amara e con i quali dobbiamo fare i conti per non confonderci.
In Piemonte la dizione più frequente è erba di San Pietro, mentre a Castel Goffredo, nel mantovano, non rinuncerebbero mai a chiamarla erba amara.
L’idea è quindi quella di una pianta che ha un suo nome, certamente latino, con cui è indicata nella complessità botanica, ma che poi viene riconosciuta localmente con molte dizioni, una pianta umile insomma, che si conforma senza protestare, che si presta a molti giochi, appunto.
La strada giusta ce la indicano all’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella e ci esortano ad usare la denominazione stabilita dai botanici francesi. La prendiamo dall’Index Synonymique de la flore de France di Michel Kerguélen (Lunchamp, 1999) che recita: Balsamita major con i sinonimi Balsamita suaveolens, Balsamita vulgaris e ancora Tanacetum balsamita, Tanacetum balsamitoides, Chrysanthemum balsamita, Chrysanthemum balsamitoides. Poi, per fortuna, sembra che la chiamino confidenzialmente balsamite, come a Firenze ed in Toscana dove, comunemente è conosciuta come erba della Madonna.
Balsamita major var. tanacetoides, Chrisanthemum majus, Tanacetum balsamita, Chrysanthemum balsamita, Chrysanthemum balsamita var. tanacetoides, Pyrethrum majus, Pyrethrum tavacetum, Pyrethrum balsamita, Balsamita vulgaris, Balsamita suaveolens, Balsamita foemina, Achillea ageratum, Costmary, Maudlin, Balsam herb, Yellow feverfew, Mint geranium, Alecost, Balsamkraut, Marienblatt, Fraueblatt, Marien balsam, Balsamblad, Bibleleaf, Herbe aux verse, Herbe Sainte-Marie, Menthe-coq, Menthe de Notre Dame, Hierba de Santa Maria, Erba Amara, Erba di San Pietro, Erba di Santa Maria, Erba della Madonna, Menta saracena, Balsamite, Menta greca, Erbabona, Menta geranio, Erba del buon umore.